S.U.P. SHOOTING UTOPIA PROJECT
Sparare oppure fotografare l’utopia: questo è il duplice senso di “shooting”.
Contro l’utopia patinata divulgata attraverso il sistema del mondo dell’arte.
Contro operazioni artistiche promosse dal mercato dell’arte e sostenute dalle accademie.
Contro gli artisti che dalla loro bella posizione privilegiata producono opere e le rivendono come denuncia sociale.
Su queste tre situazioni vogliamo sparare.
- Per riscoprire la forza della creazione artistica come fatto esistenziale.
- Per consegnare all’utopia la nostra presenza nel mondo.
- Per ribadire la storia degli sconfitti come fonte d’ispirazione.
Queste tre situazioni vogliamo fotografare.
Siamo un collettivo anonimo e irregolare. Il nucleo del nostro progetto è la volontà di attrezzare uno spazio virtuale che sia solo lo specchio di ciò che accade nella creazione reale. Vogliamo uno spazio aperto ma non condizionato dalla falsa democrazia che inneggia all’arte per tutti.
Questo progetto prevede tre macro-aree:
- la prima area include le creazioni degli artisti aderenti;
- la seconda area racchiude le riflessioni critiche su opere ed esposizioni;
- con la terza area vogliamo facilitare le conoscenze sull’arte contemporanea attraverso un database da cui attingere informazioni bibliografiche e contenuti critici.
Tutto ciò è il progetto S.U.P. – Shooting Utopia Project - che rimanda alla parola “soup”, come un insieme di esperienza artistiche, appunto, in una zuppa che acquista il proprio sapore dall’unione di differenti fattori.
Ma non solo, S.U.P. rimanda anche all’acronimo “sup” - Stand Up Paddle – che è la metafora della tavola su cui vogliamo attraversare l’infinito mare della creazione artistica.
Tutto ciò è Shooting Utopia Project ma potrà essere molto di più grazie a chiunque voglia aderire al nostro progetto
Spazio virtuale
Creatività reale
S.U.P. SHOOTING UTOPIA PROJECT
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postmaster@s-u-p.org
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